Test Halo Reach: 9 anni dopo, il prequel non è invecchiato un po' su PC

Test Halo Reach: 9 anni dopo, il prequel non è invecchiato un po' su PCNon entreremo nei dettagli dell'avventura in sé, poiché la nostra recensione della versione Xbox 360 pubblicata a settembre 2010 è ancora disponibile. Ricorda solo che Halo: Reach ha questa particolarità di non incarnare il Master Chief, ma Noble Six, un membro del team Noble. È l'anno 2552 e questi spartani hanno il compito di difendere il pianeta Reach, afflitto da un'invasione di Covenant. Il gioco riesce a distillare un senso di guerra su larga scala, anche se ruota attorno a dieci livelli di campagna ben separati e non a un mondo aperto. Il nostro soldato si ritrova immerso in scontri che sono al di là di lui e che ne causeranno la caduta... come il filmato di apertura indica fin dai primi secondi. La sequenza finale è il collegamento con l'introduzione del primo Halo, l'episodio che ci interessa oggi essendo quello che comunemente viene definito un prequel. Ed è particolarmente rilevante il fatto di inaugurare la Master Chief Collection con questa componente. Non solo l'ordine cronologico è rispettato, ma il fatto che Halo: Reach sia uscito nel 2010 evita di doversi avvicinare alla compilation con un'avventura troppo datata. Halo: Combat Evolved ha davvero visto la luce nel 2001 e alcuni dei suoi aspetti potrebbero essere sembrati un po' difficili per riconnettersi con la saga nel 2019.

NO MA HALO COSA!


Test Halo Reach: 9 anni dopo, il prequel non è invecchiato un po' su PCPensiamo in particolare al level design che impone tanti round trip negli stessi livelli in modo da allungare artificialmente la salsa. Essendo questo problema completamente assente da Reach, è più facile entrare nell'avventura. Microsoft aveva quindi ragione su questo punto. Inoltre, su questo, la politica editoriale e commerciale dell'editore è quasi irreprensibile. Da un lato è possibile acquistare il gioco in autonomia al modico prezzo di dieci euro, oppure acquistare l'intera collezione a soli quaranta euro. In entrambi i casi ottieni quello per cui paghi. D'altra parte, puoi ottenere i giochi non solo dal Microsoft Store ma anche da Steam. Infine, la compilation è disponibile anche nell'Xbox Game Pass per PC, che consente agli abbonati di trarne il massimo vantaggio senza alcun costo aggiuntivo. Ovviamente, questa versione PC di Halo: Reach porta la sua quota di miglioramenti grafici. Il gioco non è stato rimasterizzato in senso stretto, ma beneficia comunque di un'opzione di "qualità grafica migliorata" rispetto alla "qualità grafica originale", che riflette la presenza di un certo numero di miglioramenti. La più ovvia riguarda il livello di dettaglio dei set (il famoso "livello di dettaglio" che gli anglofili conoscono bene), essendo stata notevolmente rimandata la distanza da cui il gioco mostra versioni meno dettagliate dei vari elementi.

A parte un mix audio che proprio non onora la versione originale del gioco, tutti gli aspetti tecnici sono stati rivisti al rialzo. In 4K e a sessanta fotogrammi al secondo, Halo: Reach regge ancora perfettamente nonostante i suoi nove anni.






Test Halo Reach: 9 anni dopo, il prequel non è invecchiato un po' su PCI menu non offrono opzioni grafiche estremamente dettagliate e precise ma abbiamo comunque diritto ad un adeguamento del campo visivo. In maniera più generale, sentiamo subito sullo schermo la differenza grafica rispetto alle versioni console. A cominciare dalla risoluzione che può essere spinta senza alcun problema in 4K in modo da ottenere una grafica estremamente fine, e rispetto alla quale i 1152x720 pixel della versione 360 ​​impallidiscono al confronto. Aggiungete a ciò la presenza di un filtro antialiasing più efficiente rispetto a prima e potrete dire addio agli effetti delle scale che erano chiaramente visibili su console. Puoi anche dimenticare la limitazione a trenta fotogrammi al secondo, sessanta fps essendo la norma qui. Ovviamente è possibile andare oltre, così come è possibile giocare in 8K se lo si desidera... e se si dispone di uno schermo in grado di visualizzare una tale risoluzione. D'altra parte, non è necessario avere un PC da competizione per godersi il gioco in buone condizioni. Funziona come un incantesimo su macchine modeste.



Test Halo Reach: 9 anni dopo, il prequel non è invecchiato un po' su PCBuone notizie per gli amanti delle mod: il sistema anti-cheat può essere disabilitato. Infine, la coppia tastiera/mouse è completamente supportata e guadagniamo molto nel piacere di mira. Solo la guida dei veicoli disturba un po', dato che la direzione si controlla con il mouse e non con la tastiera. Ci sarebbe piaciuto poter scegliere tra i due sistemi. Allo stesso modo, sarebbe stato bello se per questa nuova release del gioco fosse stato rifatto il doppiaggio francese, quello del 2010 già all'epoca poco convincente e le sue pecche sono ancora più evidenti oggi. Ma il problema più grande di questo Halo: Reach su PC riguarda il missaggio audio, che non è per niente fedele all'opera originale. I suoni sembrano molto smorzati ed è difficile distinguere le diverse tracce audio, gli effetti sonori della voce e della musica che tendono a mescolarsi in modo piuttosto sgradevole. Speriamo che una patch risolva presto questo problema. Se così non fosse, il gioco rimarrebbe comunque altamente raccomandato. Ultima parte della saga sviluppata da Bungie e primo episodio della Master Collection in uscita su PC, Halo: Reach ha quasi tutto per accontentare.
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