Non vi faremo l'offesa di mantenere un vecchio thriller a due palle (soprattutto visto che il nostro test compare a quasi 10 giorni dalla sua uscita ufficiale) per dirvi subito che il porting di Okami HD su PC, PS4 e Xbox One resta aneddotico. Nonostante sia possibile visualizzare la grafica in formato 4K, il titolo di Clover Studio rimane lo stesso della versione HD rilasciata su PS3 5 anni fa. Quindi sì, visivamente 4K rende più pulito e mostra per lo più colori più brillanti (al limite del neon a volte, specialmente quando si cammina attraverso la foresta di bambù), ma nel complesso non c'è abbastanza per togliere lo champagne e le bomboniere. Non c'è stato, infatti, alcun lavoro di miglioramento nelle texture o aggiunta nei poligoni per adattare il gioco alle armi odierne, il che non gli impedisce però di essere sempre così maestoso. , la scheda grafica continua a fare altrettanto bene il lavoro. Non è stato inoltre l'obiettivo di Capcom che ha sempre privilegiato i porti facili, essendo l'azienda giapponese specialista in materia. Con il suo cel-shading e il suo amore per la calligrafia, il gioco ci trasporta in questo mondo che dà il posto d'onore ai sontuosi paesaggi del Giappone ancestrale, dove i riferimenti alla mitologia shintoista sono innumerevoli. È senza dubbio questo scenario che ruota attorno a leggende giapponesi che non hanno attirato il grande pubblico, troppo poco noto ai giocatori occidentali che preferivano giochi di genere più classici in cui sparare al vicino è più bello che aiutare una dea reincarnata come un lupo a ricolorare un bianco e nero mondo.
Se graficamente il gioco è cambiato molto poco, lato gameplay, non è cambiato nulla neanche. Nella struttura e nella narrazione, Okami non ha mai nascosto le sue ispirazioni verso la serie di Zelda, di cui ha un profondo rispetto, ed è con un certo piacere che ci siamo immersi in questa ricerca iniziatica. D'altra parte, ci sarebbe piaciuto goderci un frame-rate a 60fps, ma gli sviluppatori hanno deciso di bloccare il gioco a 30fps per motivi puramente tecnici. Non che i nostri PC e le altre PS4 Pro siano incapaci di potenziare la fluidità del gioco, ma il gioco è stato costruito in modo tale da girare correttamente a 30fps, in modo da evitare problemi con le animazioni e le collisioni che i 60fps avrebbero causato. Questo è. D'altronde sarebbe stato bene rielaborare alcuni aspetti tecnici, il clipping e popping del tempo essendo ancora presenti e difficilmente superabili per un gioco uscito nel 2017. Per quanto riguarda l'aspetto tattile, sappiate che le fasi di disegnare con il pennello celeste si può fare sia con il touchpad della PS4, sia con le classiche levette analogiche, che richiederanno un leggero tempo di adattamento prima di capirlo appieno. Per quanto riguarda i contenuti, Okami HD non è né più né meno la replica delle versioni precedenti, salvo che i minigiochi durante i – lunghi – tempi di caricamento sono tornati in auge dopo essere stati estromessi dalla versione PS3 del 2012. Infine, ultimo dettaglio cosa importante per i puristi, la versione 2017 di Okami HD permette di scegliere il suo display: 16/9 o 4/3 come ai tempi della PS2. Ovviamente il campo visivo è dannatamente piccolo ma per la nostalgia puoi sempre regalarti.