Non appena viene visualizzato il menu di casa, MotoGP 10/11 ci fa capire che rimane fedele alle sue abitudini. Troviamo quindi la modalità Sfide, che sostituisce la modalità Arcade dello scorso anno, la modalità Time Trial per battere il proprio miglior tempo, Championship per sbizzarrirsi in un susseguirsi di gare senza prendere il comando, Multiplayer per giocare fino a 20 online e infine il famoso Modalità carriera che ha appena mosso un ciglio. In quest'ultimo, quindi, iniziamo la stagione 2010 personalizzando il suo giovane pilota e, via via, sblocchiamo nuove opzioni di gestione per salire più efficacemente i gradini della gloria. I clienti abituali sanno di cosa si tratta visto che si tratta ancora una volta di assumere un manager per attirare sponsor, di pagare i servizi degli ingegneri per migliorare la propria auto e di prendersi cura di piccoli elementi che possono farci passare più tempo nei menu piuttosto che che in pista. Un buon punto quindi, soprattutto perché dal mese di luglio tornerà per la stagione 2011 che sarà scaricabile tramite un DLC gratuito.
OK !
Pensavi che avessimo fatto il trucco della modalità "Carriera"? Bene, ripensaci, perché ora è possibile essere raggiunto durante il gioco da un secondo giocatore. Lo schermo si divide quindi in due e questa alleanza con il compagno di squadra può anche diventare redditizia finanziariamente se fa bene. Una buona idea, quindi, che amplia ancora di più le possibilità di gioco e porta un po' di convivialità in soggiorno, a patto di trovare il partner giusto. Esauriente, la modalità Carriera rimane in definitiva una scommessa sicura, anche se i nuovi arrivati potrebbero essere sopraffatti dal flusso di informazioni tra due gare. Parlando di piloti principianti, va notato che la presa potrebbe disturbarli notevolmente. Il pilotaggio infatti richiede un certo controllo nell'apprensione delle virate, e più in particolare la frenata piuttosto difficile da domare (i 125 restano più maneggevoli della Moto GP). Per fortuna sono disponibili diversi aiuti (migliore stabilità della macchina, velocità automatiche...), per limitare le pentole rotte. Buono per i neofiti. Per gli altri andrà tutto bene anche con sensazioni che ci sono sempre, in particolare grazie a un'ottima distribuzione delle masse delle moto e un piacere sempre decuplicato quando si concatenano con maestria diverse curve. Tuttavia, e anche spingendo tutte le impostazioni sulla simulazione, gli appassionati potranno inveire contro le collisioni tra veicoli che non sono sempre credibili dove i modelli 3D si sovrappongono e dove le scodelle sono rare. MotoGP 10/11 conserva quindi un piccolo lato arcade e ci vorrà più forza che in realtà per mangiare la ghiaia. A livello di gameplay quindi, rimaniamo ovviamente sul deja vu e questo vale anche per la realizzazione che prende di sfuggita un duro colpo di vecchia data anno dopo anno. Se le moto non sono troppo da compatire, sono soprattutto i piloti troppo rigidi e gli ambienti troppo noiosi che meritano una bella botta di lucidatura. È davvero un peccato, ma immaginiamo che sia la mancanza di uno sfidante sul mercato a volerlo...