Facciamo scoppiare l'ascesso fisso e parliamo subito delle novità che permettono ad Arc System Works di rilasciare un nuovo Guilty Gear XX su Wii. Di fronte all'assenza di modalità di gioco nell'opera precedente, gli sviluppatori hanno avuto la buona idea di offrire questa volta più contenuti. Ritroviamo così con gioia la modalità "Storia" che era stata estromessa l'ultima volta e che permetterà ai giocatori solitari di riempire le loro cupe serate, ma soprattutto di sbloccare i due nuovi personaggi di questa edizione. Nuovo è un termine importante poiché Justice e Kliff Undersn sono già apparsi negli episodi precedenti rispettivamente come boss e personaggi bonus. Notiamo anche l'introduzione di altre due modalità: Team VS e Survival. Non abbastanza nemmeno per saltare al soffitto, dal momento che generalmente troviamo queste solite modalità nella competizione. Basti dire che se ci sono novità con Guilty Gear XX Accent Core Plus, non sono nemmeno sgargianti. Il titolo appare quindi come un semplice update rispetto a un vero e proprio sequel, tanto più che il gioco non prevede ancora una modalità online, cosa che oggi si sta rivelando un vero handicap. Un'attesa un po' futile quindi (tre anni tutti uguali!) ma che viene ampiamente compensata dal gameplay piuttosto interessante.
dichiarato colpevole
C'è da dire che Arc System Works (studio formato da ex sviluppatori di Capcom e SNK in particolare) non ha esitato a riutilizzare il proprio know-how per fare della propria saga un titolo a parte. Ritroviamo quindi elementi di Street Fighter e KOF, ma altre particolarità hanno permesso alla licenza di guadagnarsi le strisce, con giocatori esperti; tant'è che troviamo alcuni episodi nei principali tornei ufficiali. Guilty Gear XX Accent Core Plus non porta nulla di nuovo in termini di sistema di combattimento, il che probabilmente farà rabbrividire i clienti abituali della serie. D'altra parte, i nuovi arrivati avranno molto da fare, comprendendo a cominciare dall'utilità di ogni indicatore che punteggia lo schermo dall'alto verso il basso. Piuttosto complesso, il gameplay di Guilty Gear XX Accent Core Plus privilegia tecniche offensive, come un KOF. In effetti, più attacchi concateni, più l'indicatore Burst si riempie. Una volta pieno, permette di eseguire queste famose Instant Kills, capaci di svuotare la barra della vita dell'avversario in un solo colpo. Vi basti sapere che dovrete monitorare le azioni del vostro avversario e fare di tutto per avere il sopravvento, ad esempio facendo oscillare qualche Overkill (l'equivalente delle furies) per fermare la progressione nelle sue tracce. Fortunatamente, lato difesa, il gioco introduce Slashback, una tecnica fortemente ispirata a Parry di Street Fighter III: Third Strike, e che permette di ribaltare una situazione che sembrava persa in anticipo. Detto così, Guilty Gear XX Accent Core Plus ha tutto ciò che è un gioco di combattimento d'élite, lontano dall'accessibilità di un SUPER Street Fighter IV, ad esempio. Questo non è del tutto falso, anche se il novizio in materia si divertirà a concatenare i fiammiferi, fino ad aumentare la sua abilità. Tutte queste possibilità di gioco sono in contrasto con la giocabilità di Wiimote e Nunchuk, cosa che era già avvenuta nell'episodio uscito nel 2008. Con una giocabilità così impegnativa, le due appendici della console Nintendo non sono tutte adatte ai picchiaduro, ed è quindi imperativo avere in mano il classico pad o un controller per GameCube per sperare di uscire con facilità dalle mosse speciali e dalle altre furie. Ovviamente, gli esperti preferiranno la sensazione di una levetta arcade, ma Guilty Gear XX Accent Core Plus funziona altrettanto bene con un normale controller. Per quanto riguarda la produzione, Guilty Gear XX Accent Core Plus utilizza lo stesso motore grafico che Arc System Works ha riciclato dall'inizio della serie. Il 2D sembra ancora fantastico, specialmente a 480p, e mentre il design del personaggio non piace a tutti, è piuttosto difficile negare la qualità della grafica e delle animazioni fluide. Questo è anche uno dei punti di forza del gioco che, bisogna ammetterlo, arriva un po' troppo tardi per essere veramente definito un elemento essenziale del genere.