Se quantità e qualità non vanno sempre di pari passo, l'ideale è lo stesso unire le due cose e Polyphony Digital lo fa egregiamente. La prova, ogni edizione della serie Gran Turismo ci ha sorpreso con il suo contenuto completo. E anche se la demo tecnica di Gran Turismo HD non ha proprio convinto all'E3, l'apparizione delle due ruote nel gioco preferito di molti fan è bastata a farli sorridere da un orecchio all'altro. Gli sviluppatori senza dubbio hanno voluto conoscere questo tipo di esercizio con un primo progetto e possiamo ammettere che il "Real Driving Simulator" (in riferimento a voi sapete cosa) è quindi solo una semplice fase di transizione.
Gran Turismo A
In effetti, abbiamo qualcosa di più della sgradevole sensazione di un'aria di déjà vu. Come potrebbe essere altrimenti, le interfacce sono praticamente le stesse. Idem per le modalità di gioco dove troviamo "Trofeo Turistico" e "Arcade". Cominciamo con quest'ultimo dove troviamo l'eterno Time Trial e Course Simple. Si può accedere fin dall'inizio ad una vastissima scelta di moto e anche queste sono classificate per categoria di cilindrata (125cm3, 250 cm3, 500 cm3, 650 cm3, 750 cm3, 1000 cm3 e più di 1000 cm3) per un miglior comfort. E lì, la delusione si fa sentire di nuovo poiché, a parte una sola eccezione, il pannello dei circuiti non è stato assolutamente rinnovato e nemmeno ritoccato. È vero che è difficile fare di meglio, però, ma alla lunga, iniziamo conoscendo a memoria le scie di Autumn Mini, Laguna Seca e altri.
Ottieni prima la tua licenza!
Continuiamo ora le nostre avventure con la modalità "Trofeo Turistico". Anche in questo caso, nessuna sorpresa, rimaniamo su un terreno familiare. Modalità "Licenza", "Garage", "Gare" e "Foto" - che ti permette di salvare le foto delle gare sulla tua chiavetta USB e stamparle - o anche dei produttori. Le patenti però salgono a quattro e sembrano un po' meno elitarie di prima, anche se i novizi subiranno sicuramente qualche ora nelle ultime prove. Naturalmente, per facilitare l'apprendimento di questi, troviamo ovviamente i famosi pennarelli a terra. Piccolo inconveniente: il passaggio alla tappa superiore non avviene automaticamente dopo aver vinto una tappa e bisogna quindi scorrere il menù principale. Niente di male però. Quanto al resto, la piccola sottigliezza è che ogni nozione di denaro è scomparsa. Non c'è più bisogno di inseguire un asino negli stessi campionati per poterti permettere l'auto da corsa dei tuoi sogni o addirittura equipaggiarla. Equipaggiarlo? Oh no, qui non è più possibile e le impostazioni prima della gara sono davvero minime. Ecco un'intera sezione del sistema di gioco di Gran Turismo 4 che qui viene amputato quando era una delle più grandi ricchezze del titolo. Quindi come si sbloccano le famose moto? Semplicemente per merito. Sulla carta sembra fantastico, ma in pratica come funziona? Come c'era da aspettarsi, iniziamo un po' di strada con un semplice motorino che un fattorino della pizza probabilmente non vorrebbe. Le 10 case costruttrici più prestigiose (Yamaha, Honda, Kawasaki, Suzuki, Aprilia, BMW, ecc.) si sono poi incontrate per presentare una selezione dal loro catalogo, ovvero tra 2 e una ventina di veicoli da corsa per ciascuna (questo che ci dà 125 moto da sbloccare in totale). Quindi, se una moto cattura la tua attenzione, puoi vincerla vincendo una sfida. Ovviamente ci sono tante sfide quante sono le moto in gioco, ma ci dispiace che manchi un po' di varietà. In effetti, si tratta principalmente di sorpassare e tenere testa all'avversario per una decina di secondi o di vincere la gara.
Il trofeo turistico?
Dal punto di vista del gameplay, Tourist Trophy: The Real Riding Simulator non ha nemmeno la statura di Gran Turismo 4. Infatti, sono disponibili solo tre visualizzazioni. La visuale esterna non offre un'ottima visibilità a causa del pilota che fa esplodere lo schermo e non rispecchia proprio il dinamismo delle gare. Per quanto riguarda le altre due visuali interne, anche se la visuale del manubrio risalta un po', sono entrambe letteralmente ingiocabili. E se ci aspettavamo grandi lotte degne del campionato Moto GP è una perdita di tempo perché il numero dei concorrenti in gara può anche ridursi a tre (!). Peggio ancora, la partenza della gara non avviene mai da fermo e si parte dall'ultimo posto senza possibilità di migliorare la propria posizione sulla griglia di partenza. Nonostante tutte le sue scarse prestazioni, nel Tourist Trophy non è tutto da buttare, tutt'altro. Già riconosceremo subito un piccolo miglioramento del livello di intelligenza artificiale visto che i suoi avversari sono un po' più aggressivi rispetto al passato e non si accontentano di seguire il ritmo come semplici pecorelle. Quindi, gli sviluppatori hanno lavorato sodo in modo che, come in Gran Turismo 4, la guida differisca da un modello all'altro. Inoltre, le sensazioni di velocità ci sono e le leggi della fisica sono ben rispettate. Ad esempio, frenare troppo forte solleverà la ruota posteriore e squilibrerà la bici ed è ovviamente impossibile accelerare in curva senza cadere. Una nuova chiave (L2) consente tra l'altro di sporgersi in avanti per una migliore aerodinamica. Infine, è ovviamente impensabile discutere del lavoro di Polyphony Digital senza riconoscere il loro estremo coinvolgimento nella parte grafica. Il gioco viene così avviato da un video introduttivo che vi spaccherà le retine e il modellismo delle moto è davvero notevole. E che dire di questi fantastici replay di cui lo studio ha il segreto? Piccolo appartamento però: l'aliasing presente sui vari circuiti brucia gli occhi e questa volta non possiamo essere indulgenti come lo eravamo stati per Gran Turismo 4.