Kung Fu Panda racconta la storia di Po, un ursid coraggioso ma ingenuo, che segretamente sogna di diventare uguale ai Cinque Cicloni, i più grandi maestri del kung fu cinese. Al nostro eroe non manca nessuna delle loro apparizioni pubbliche, durante le quali ostentano il loro talento. Responsabili della protezione della Valle della Pace dalla notte dei tempi, i Cinque Cicloni dovranno affrontare il famigerato Tai Lung fuggito dal buco in cui era imprigionato. E con grande sorpresa degli abitanti della regione, è in definitiva sulle spalle del Po che riposerà il destino della Valle della Pace. Con l'aiuto di un maestro Shifu scettico come i suoi cinque discepoli, Po dovrà sottoporsi a un addestramento intensivo per diventare il leggendario guerriero drago e porre fine ai piani diabolici di Tai Lung. Nessun inganno sulla merce riguardante lo scenario di Kung Fu Panda, che riprende rigorosamente quello del film. Il titolo sviluppato da Luxoflux permette di familiarizzare comodamente con gli attacchi di Po, sebbene questi siano basati su un sistema di combo già visto altrove. Per creare una parvenza di interattività con l'arredamento, l'eroe bianco e nero può a volte afferrare un oggetto per usarlo come arma improvvisata. Alla fine di ogni livello, il giocatore ha la possibilità di potenziare le mosse del panda oltre a permettersi degli abiti aggiuntivi, spendendo le monete raccolte per strada. Soprattutto, i miglioramenti consentono di consumare meno chi aumentando la potenza degli attacchi. Se è innegabile che Kung Fu Panda resta un gioco relativamente facile qualunque sia il livello di difficoltà selezionato, l'indicatore Favoloso, una volta riempito, dà un notevole aiuto quando ci si ritrova circondati da un'orda di maiali. I combattimenti sono dinamici, siamo onesti, ma la debole opposizione dei nemici, dotati di un'IA al livello delle margherite, fa precipitare Kung Fu Panda in una linearità angosciante. Le fasi di esplorazione non sollecitano il cervello, e non sono i pochi palloncini ad esplodere con una balestra che segnerà gli animi. Di conseguenza, passiamo la maggior parte del nostro tempo a stanare i tesori che poi danno accesso a tutta una serie di bonus; il che non impedisce a Kung Fu Panda di essere ostacolato da una vita relativamente breve. Quanto ai Quick Time Events, non sono abbastanza autorevoli per raccogliere la sfida; colpa di una finestra d'azione troppo clemente, soprattutto dopo aver trascorso lunghe ore in compagnia di Jason Bourne e Memory in the Skin. Infine, evocheremo la realizzazione del Kung Fu Panda sufficientemente colorato da attirare le retine dei più piccoli. Alcuni effetti visivi sono davvero belli, anche se alcuni ambienti mancano di texture. Peccato anche per i personaggi che a volte danno l'impressione di essere pieni di reumatismi.