In tempi ormai lontani, TimeSplitters ha accompagnato il tristemente isterico lancio del monolite nero di Sony. Purtroppo per questo primo tentativo, il giovane team di Free Radical Design si è un po' rotto i denti, fatta eccezione per la modalità multiplayer che si affermerà come il punto positivo di tutti gli episodi. Nel 2002, TimeSplitters 2 ha letteralmente creato una sorpresa imponendosi su tutte le macchine, nonostante una modalità solista ancora un po' debole. Questa terza opera è esattamente nella continuità dei suoi pari: di interesse limitato da sola ma ultima in un gruppo.
È tutto gente
Completamente insolito nel suo universo, TimeSplitters: Futuro perfetto è anche nella sua composizione. Come un Quake III Arena, rivela il suo potenziale solo in multiplayer, attraverso una lunga serie di modalità di gioco. Certo è sempre possibile sfondare il bot o intraprendere sfide con belle medaglie in solitaria, ma niente come confrontare le proprie statistiche con più persone, tanto più che le schede delle partite sono particolarmente complete, valutando il proprio stile di gioco, rapporto, mobilità, favorito arma, il giocatore ha ucciso il maggior numero di volte e così via. Ognuno per la sua mela, in squadra o in vari scenari, tante opzioni sono configurabili per configurare il tuo gioco ideale ai capelli. Attingendo dal pool delle sue precedenti produzioni, il team di sviluppo sta anche giocando la carta di potenziamento per quanto riguarda il numero di personaggi. Un numero ? Sono più di 150 da sbloccare. Un pannello tanto sostanzioso quanto esotico, che va dallo scienziato in acido al gatto della roulette di peluche, passando per l'uomo carcassa e il "gothopouffe". Contorto. Ma oggigiorno il multiplayer coinvolge anche, se non soprattutto, il gioco online. E anche lì TimeSplitters: Futuro perfetto adempie al proprio contratto proponendosi di ospitare giochi fino a 16 giocatori su Xbox e fino a 8 giocatori su PlayStation 2. D'altronde e come di consueto nessuna traccia di modalità online su GameCube il cui modem avrà sicuramente avuto difficoltà a fare soldi. Volontariamente caricaturale e raramente prendendosi sul serio, TimeSplitters: Futuro perfetto è però intriso di una certa brutale violenza della polvere che gli vale un bel "18+" all'interno della classificazione PEGI, che cozza stranamente con il design cartoonesco dei personaggi. Questi ultimi ottengono un doppiaggio nella lingua di Momo (Molière, non Maurice) abbastanza parodistico, né bravissimo né pessimo, il cui risultato alla fine ha poca importanza viste le ridotte dimensioni della modalità storia.
Ritorno al futuro del congiuntivo
Una modalità storia fondamentalmente esotica poiché il principio del software è quello di far evolvere l'agente Cortez, un soldato il cui carisma oscilla tra quello di Vin Diesel e un gorilla senza testa, di epoca in epoca. Purtroppo, le 13 tappe finiscono non solo troppo facilmente ma anche troppo velocemente, non contano più di 10 ore per vedere la fine. I paradossi temporali riservano però delle sorprese, soprattutto perché se questo tema è ritrito in letteratura, fumetto o cinema, è piuttosto raro nei videogiochi. Sarai così portato ad essere aiutato dal tuo "tu" del futuro, mentre più avanti sarai tu ad aiutare il tuo "tu" del passato! Un po' di originalità che in qualche modo controbilancia un level design abbastanza piatto, seppur dinamico. E quasi a convincerci definitivamente che il gioco di Free Radical Design è fatto per essere giocato con più persone, anche questa modalità storia è disponibile in cooperativa! Anche se è montato in modo goffo, l'esperienza rimane interessante. Ogni epoca ha un alleato colorato che il secondo giocatore condurrà se prende il controller; dall'"Harry-Les-Bons-Tuyeaux" da Village People che sa di anni Sessanta, al gotico ingenuo degli anni Novanta per l'ottimo livello del palazzo infestato.
Nella saga dei titoli banali: "Va meglio con più persone"
TimeSplitters: Futuro perfetto è tanto più efficace da giocare, sia da solo che con gli altri, quando il suo gameplay è semplice o addirittura basilare. Nessun salto, nessuno scatto, accovacciarsi è inutile: io avanzo, io uccido. L'unica particolarità risiede nel bracciale magnetico di Cortez, che gli consente di manipolare oggetti leggeri a distanza, ma anche di azionare ad esempio leve inaccessibili. Nota anche che la maggior parte delle armi ha due modalità di fuoco e può essere un semplice colpo silenzioso così come proiettili di rimbalzo. Infine, l'accessorio definitivo per alcuni, un'opzione aneddotica per altri, un editor di mappe molto completo ti offre l'opportunità di giocare a game designer e condividere le tue creazioni online!