Prima di tirare fuori le pistole e gridare allo scandalo, sia chiaro: Redout non è assolutamente un famigerato sterco, ma quando devi lottare con un framerate dall'inizio alla fine (il test è stato effettuato su Xbox One), tanto da dirti che è difficile rimanere inebriati dalla sensazione di velocità. Riusciamo comunque a divertirci con qualche passaggio super fluido, a riprova che l'ottimizzazione sulla console Microsoft lascia chiaramente un po' a desiderare. In teoria, tutto questo dovrebbe essere corretto su Xbox One X poiché gli sviluppatori di 34BigThings promettono 4K nativo a 60fps (e 4K "falsi" su PS4 Pro), ma nel frattempo è disordinato. Del resto, anche se la direzione artistica ha la bocca aperta e lo stile low poly dona fascino a Redout, è complicato lasciarsi trasportare dalla realizzazione. Si ha infatti l'impressione che lo studio italiano sia andato a disegnare un po' ovunque, il che confonde le carte e non permette a Redout di avere una propria identità visiva. Questa mancanza di controllo e ispirazione può essere trovata nei molteplici effetti visivi che influiscono sulla leggibilità. Di conseguenza, anche le curve lunghe e veloci diventano complicate, e poiché lo scafo della nave non è indistruttibile – e non abbiamo ancora mini-mappe – tendiamo ad abusare del freno.
PIÙ GRANDE, PIÙ FORTE, PIÙ VELOCE
"Fortunatamente", l'IA non è delle più dure, ed è solo nelle prove finali che devi forzare il tuo talento per ottenere il rispetto dei tuoi avversari. Ciò che rende il compito più facile sono anche le collisioni che non puniscono i piloti meno abili. In effetti, c'è un modo per fare affidamento sulle guide di sicurezza per ridurre l'impatto dell'ammortizzatore e girare immediatamente. Si pensava che questo difetto individuato nella versione PC sarebbe stato nel frattempo corretto, ma gli sviluppatori hanno ovviamente deciso che Redout rimarrà permissivo. È un peccato, perché quando si guarda al design dei circuiti, c'era abbastanza per offrire layout tecnici. Ad ogni modo, in termini di maneggevolezza, chi giura su WipEout non sarà fuori luogo poiché la levetta destra (di default) permette di regolare la traiettoria e capire meglio i tornanti. Un pallido copia-incolla, quindi? Non proprio, perché dovrai gestire anche il "livello" della macchina, usando sempre la levetta destra. Fondamentalmente, dovremo alzare o abbassare il muso della nave tenendo conto del rilievo della carreggiata per non toccare terra e perdere velocità. È indubbiamente qui che sta la buona idea di Redout, ovvero questo continuo destreggiarsi tra i due bastoncini che è tutt'altro che un esercizio facile, soprattutto quando non si tratta di braccia rotte contrapposte. Una volta che abbiamo colto tutta la profondità di questo ingegnoso sistema, ci piace identificare le aree in cui possiamo scroccare il tempo.
Se il titolo di 34BigThings è piacevole da prendere in mano e richiede una certa abilità per destreggiarsi correttamente tra i due stick, il suo carattere permissivo e l'IA pigra tolgono invece una buona dose di sfida.
Perché a differenza di WipEout, non facciamo oscillare i missili per sbarazzarci degli avversari. Qui tutto si basa sul pilotaggio e su una buona gestione dei boost, siano quelli sparsi sui circuiti o i turbo recuperati grazie all'energia della nave. In termini di contenuti, non può mancare la modalità "Career", che ti permette di prendere parte a diversi tipi di eventi come Time Attack (ottenere il miglior tempo possibile), Race (finire una gara in testa) o Last Man Standing (sii l'ultimo pilota a rimanere in pista). A seconda della medaglia raccolta (oro, argento o bronzo), vengono assegnati punti XP e $, l'opportunità di accedere a macchine più potenti. A questo proposito, noteremo anche la possibilità di sbloccare abilità passive (che migliorano le prestazioni della nave) e abilità attive (che permettono di rallentare i concorrenti), sapendo che è possibile potenziarle in seguito. Sempre per quanto riguarda i contenuti di Redout, c'è la modalità "Gara veloce" per familiarizzare con le diverse discipline presenti nel gioco, senza dimenticare la modalità online così come il multiplayer a schermo diviso. Infine, una breve parola sulla colonna sonora di Redout che non fa sognare affatto con canzoni ripetitive che mancano di punch. Piuttosto l'opposto di un Fast RMX, per esempio.