Tanto vale mettere fine alla suspense subito: Mystery Case Files: MillionHeir non è in alcun modo un gioco di avventura nello stile di Nancy Drew o Unsolved Crimes, per citare solo i più recenti rappresentanti del genere su DS. Il titolo di Big Fish Games è più simile a un gioco di oggetti nascosti come quello che vediamo su PC e in flash in rete. Il concetto è molto semplice: sei immerso in una stanza ricca di dettagli, hai una lista di oggetti da trovare e un limite di tempo per trovarli. La ricerca si svolge in un universo 2D molto attraente (più di trenta tavole in totale), in cui possiamo muoverci a nostro piacimento grazie allo stilo o alla croce analogica. A volte sarà necessario munirsi di una torcia o di una pistola a raggi X per far uscire dai propri nascondigli alcuni elementi che sono meglio celati di altri. In breve, una specie di "Dov'è Charlie?" ma nella versione per videogiochi, tranne per il fatto che al posto del gioviale uomo bianco e rosso, il giocatore dovrà mettere le mani su ciondoli come un paio di forbici, un pesce rosso o anche un simbolo Ying e Yang inciso su una gamba del tavolo. Niente di veramente nuovo quindi, anche se l'abbondanza di dettagli nei set rende il compito più difficile di quanto sembri. Difficile sì, perché ogni volta che cliccherai nel posto sbagliato, verrai penalizzato da una riduzione del tempo del tuo timer, perché alcuni oggetti sono davvero ben nascosti o molto mal rappresentati. Fortunatamente il titolo ci offre degli indizi per guidarci nella nostra ricerca. Meglio, per evitare qualsiasi monotonia nel gioco, gli sviluppatori hanno avuto la buona idea di inserire alcuni minigiochi (puzzle da risolvere, gioco dei 7 errori), non molto difficili, ma che hanno il pregio di esistere per essere svincolati dal giocatore la sua routine quotidiana. Nel concept, quindi, tutti gli elementi sembrano essere stati pensati per rendere Mystery Case Files: MillionHeir piacevole da giocare.
Dov'è Laurely?
Ma senza contare il grande punto nero del gioco: il suo scenario, e più in generale i suoi progressi. Mystery Case Files: MillionHeir racconta la storia di un detective alla ricerca di un milionario misteriosamente scomparso (Emilio Nerr). Durante le sue indagini, incontrerà sospetti che dovrà interrogare per completare le sue indagini. Qual è il legame con gli oggetti da trovare? Qualsiasi. Finché non troveranno gli oggetti, i sospettati non vorranno rispondere. Dopo, sì. E questi oggetti in questione non hanno alcun collegamento con l'indagine stessa, poiché non sono indizi (e vengono estratti dal computer in modo casuale)! Per non capirci niente... o meglio, per capire da ciò che Big Fish Games ha steso una storia come pretesto per portare su una console portatile un concetto che sta spopolando su PC, senza cercare di legare forma e sostanza a esso. E dire che questo difetto è dannoso per il gioco è un eufemismo, dal momento che una volta capito che questa storia di indagine non aveva assolutamente senso, ci stanchiamo estremamente rapidamente di Mystery Case Files. Senza questo piccolo briciolo di suspense che ci fa ancora andare fino in fondo per scoprire che fine ha fatto Emilio, troviamo poche motivazioni per andare avanti nel gioco, peccato, perché con uno sforzo da quella parte, ci saremmo sicuramente divertiti molto di più con questo Mystery Case Files: MillionHeir, che, così com'è, è piuttosto completo nel suo stile.