C'era una volta... Come tutte le grandi storie, quella di Arthur e Les Minimoys inizia così. Arthur è un ragazzino di circa dieci anni, affascinato dalle storie che la nonna gli racconta prima di coricarsi. Tanto che sogna tribù e popoli africani usciti dall'immaginazione di suo nonno scomparso misteriosamente quattro anni fa. E se tutto quello che gli ha detto fosse vero? Il Tesoro ? I Minimei? Ciò aiuterebbe Arthur a risolvere il problema di sua nonna minacciata di sfratto da un orribile promotore senza scrupoli. Ma prima di trovare il bottino, Arthur dovrà attraversare molte fasi, tra cui la prima: la trasformazione in Minimei.
Artù al Minipouss
Sotto questo nome di Minimei si nascondono adorabili piccole, che dico, minuscole creature a metà tra troll ed elfo. Inventate e progettate dal nonno di Arthur, queste creature misurano circa 2,5 millimetri e sono tutte dotate di poteri speciali. Per quanto riguarda il nostro Arthur, una volta trasformato in Minimeo, ha molteplici abilità, quindi può saltare, spingere e attaccare. E grazie a sequenze di colpi, può anche schiacciare i suoi nemici o sollevare carichi pesanti. Ma per portare a termine la sua missione, Arthur non sarà solo, sarà accompagnato da altri due compagni, Bétamèche e Séléna. Non appena non sarà in grado di risolvere il suo problema, Arthur dovrà cedere il suo posto a uno di loro. Séléna aiuterà Arthur a progredire grazie a una spada, che lei e lei sola impugnano. Quanto a Bétamèche, avrà un coltello a lungo raggio per tenere a distanza i nemici.
Fin dai primi minuti di gioco, ci rendiamo subito conto che il titolo sviluppato da Etranges Libellules è un gioco destinato ai più piccoli. Ogni azione è dettagliata, spiegata e persino ripetuta più volte - all'inizio - per facilitare la gestione del gioco.Il gameplay in sé non è niente di straordinario, lungi dall'essere originale, ma lungi dall'essere noioso, permette ai giocatori di progredire dal tableau al tableau sfruttando il paesaggio. Di tanto in tanto, arriva un pizzico di azione per ravvivare un po' la storia, come i vari attacchi di zanzare guidati da un brutto personaggio. D'altronde alcuni passaggi di gioco sono terribilmente difficili da attraversare e in particolare quando non vengono più fornite indicazioni, la rotazione delle telecamere non aiuta. Ovviamente questo non dovrebbe porre nessun problema agli appassionati, d'altronde c'è da sperare che i neofiti non si arrendano troppo in fretta. La sconcertante semplicità dell'impugnatura è purtroppo viziata dalla difficoltà di progressione incontrata.
Re Artù
A parte questa leggera preoccupazione, i filmati presentati sono piacevoli per gli occhi e le orecchie. Questi filmati non sono né troppo lunghi né troppo corti, giusti. Forse dovrebbero anche convincere qualcuno di loro ad andare a vedere il film oa leggere il libro, vale a dire... La grafica è onesta e persino piacevole, l'universo di Minimei è carino e colorato. Quanto al doppiaggio, sono abbastanza riusciti e quello dei lillipuziani è piuttosto credibile, anche se a volte vorremmo schiaffeggiarne due o tre. La storia è amichevole, semplice ed efficace, lungi dall'essere complessa e torturata, porterà i bambini piccoli e, perché no, grandi in un mondo magico.