Sviluppato da Redwood Shores, dopo aver preso il posto del team di The Whole Experience che ha lavorato al gioco precedente, questo ritorno del re alza notevolmente il velo sul capitolo finale della trilogia di film di Peter Jackson, che sta per essere rilasciato. grande schermo. Perché non solo molti estratti del film compaiono tra i livelli ma soprattutto il giocatore viene portato a incarnare i personaggi principali e scoprire così finalmente il loro vero destino. Così, sempre sullo stesso principio (uccidere nemici, guadagnare punti esperienza e acquistare nuove combo o armi più efficaci), l'avventura è questa volta divisa in tre quest: quelle di Gandalf, Sam e del trio formato da Aragorn, Legolas e Gimli. Con una costante generale: prendiamo a pieno i peepers!
Uno shock visivo
Meglio mettere gli occhiali in vista di questo Ritorno del Re (beh, non sempre se si vuole giocare un po'). Perché l'estetica generale brilla letteralmente. Da ciò si deve capire che la grafica supera di gran lunga, per finezza e varietà, quella di The Fellowship of the Ring. I personaggi appaiono molto carismatici mentre le ambientazioni sono relativamente varie (grotte infestate da ragni dove infuria il mostro a otto zampe Shelob, rovine attraversate da coorti di nemici, città di Minas Tirith assediata da migliaia di Orchi e Uruk - ehi...). Senza dimenticare effetti speciali molto belli come vorremmo vedere più spesso su PS2 (nebbie, vento polveroso, esplosioni di fiamme…). Ma non è tutto perché la difficoltà dell'avventura è stata rivista al rialzo e l'azione è meno monotona di prima (anche se bisogna zigzagare costantemente il villain). Così, nella pelle di Sam (il cui mantello rende invisibile è utilizzabile!), è necessario proteggere Frodo dal drago che lo segue permanentemente o incarnando Gandalf, nella battaglia finale è necessario coprire i propri amici ed evitarli dal cadere sotto i colpi dell'orda dei belligeranti. Naturalmente, la durata della vita è così estesa, soprattutto da quando è apparsa una nuovissima modalità per due giocatori. Peccato, però, che la storia e l'azione rimangano rigorosamente identiche e che questa modalità di cooperazione non sia stata sfruttata più perché, ad esempio, è impossibile toccarsi e ancor meno praticare mosse speciali per due. E poi, tra l'altro, ci rammarichiamo anche per la scarsa leggibilità dell'azione quando ci sono troppi nemici presenti sullo schermo (ma ehi, quella è anche la battaglia finale e rispetta perfettamente le folle legioni visibili nel film)...
Un gioco degno di un DVD
Se le sequenze cinematografiche e le altre immagini del lungometraggio beneficiano di un parrucchino di ottima qualità, possiamo anche dire che i tanti segreti da scoprire durante l'avventura spingono quasi il gioco al rango di collezionista di dvd. Perché come non saltellare di felicità di fronte a questi mini reportage, che mostrano gli attori Elijah Wood, Sean Astin o Billy Boyd che si tolgono di mezzo e oscillano dalle cipree quando giocano a se stessi su PlayStation 2. Idem contro Ian Mac Kellen (Gandalf) o Christopher Lee (Sarumane) durante interviste esclusive o anche di fronte a superbi schizzi e disegni da ammirare in una sequenza speciale. Ma i due supplementi più interessanti rispetto al gioco puro sono ancora tre personaggi segreti da sbloccare (Pippin, Merry e Faramir) così come, proprio alla fine del gioco (quando avrete sbloccato tutto), le tane di Saruman e Sauron. Quest'ultimo, composto da venti livelli e rimanendo l'equivalente del viaggio sotterraneo nel cuore dell'inferno a Onimusha, ti permette di affrontare un carico di merda di avversari il cui numero e difficoltà aumentano man mano che procedi. L'obiettivo è ovviamente quello di migliorare le abilità del tuo combattente.
Alla fine, questa giocosa video suite delle Due Torri è decisamente mozzafiato e merita molte qualificazioni, anche superlative, poiché lo spettacolo è onnipresente (in quanto tale, la battaglia finale è come uno spettacolo di Hollywood). Insomma, il Re è tornato ed è in gran forma!
Test condotto da Bradford