Figura emblematica del popolo Helghast, Scolar Visari non c'è più. Sparato dalle forze dell'ISA alla fine di Killzone 2, il dittatore calvo ora è solo un brutto ricordo. Ma sfortunatamente abbattere l'Imperatore non è abbastanza per gli Helghast per deporre le armi. Era davvero da dimenticare il Senato ei pochi generali che avevano fretta di recuperare la corona perduta e di stabilirsi d'ora in poi su un trono vacante. Ma se c'è una persona di cui l'ISA dovrebbe diffidare, è Jorhan Stahl, uno scienziato ambizioso con denti molto lunghi, capace persino di tradire il suo stesso popolo per prendere meglio il potere. È lui che renderà la vita difficile ai nostri soldati pronti a morire al fronte. Come i primi due episodi, Killzone 3 permetterà al giocatore di vestire i panni di Tomas Shevchenko, comunemente chiamato Shev dai suoi compagni di guerra e facilmente riconoscibile per il suo taglio di capelli irochese, o quasi. In effetti, il nostro eroe sarà supportato da altri soldati focosi come lui, o anche di più, come Rico Velasquez, il nero di turno, o anche Jammer, l'unica ragazza in questo gruppo di teste calde. Infatti, molto rapidamente, ci rendiamo conto di quanto abbiamo a che fare con soldati la cui unica motivazione è eliminare a tutti i costi la minaccia Helghast e tornare a casa. Perché ancora una volta, è sul pianeta Helghan che si svolgerà l'azione. Un'azione onnipresente che ricorda certi FPS di guerra, diventati ormai un riferimento per il grande pubblico.
Dietro le linee nemiche
Non è uno scoop per nessuno, la serie Killzone ha sempre tenuto d'occhio il grande show e il confronto con Call of Duty è ormai più che legittimo. Killzone 3 non ha nulla di cui vergognarsi anche di fronte ai migliori episodi del franchise di Activision, ovvero le opere di Modern Warfare. Dai nostri primi passi nel gioco alla sequenza finale assolutamente magistrale, il giocatore non avrà quasi nessun tempo morto per riprendersi dalle sue emozioni. È tanto più esaltante che lo studio Guerrilla abbia rivisto al rialzo le proprie ambizioni, tenendo conto degli errori di Killzone 2. Niente più ambienti ripetitivi, in Killzone 3 viaggerete, e non poco! Se inizi l'avventura tra le rovine della fortezza di Visari, molto rapidamente, verrai catapultato in una giungla a dir poco ostile, dove la parola d'ordine sarà discrezione. Verrete poi sublimati dalle montagne innevate dove sarà possibile utilizzare per la prima volta nella serie un jetpack, offrendo così sequenze di piattaforme molto simpatiche, mentre proponendo scontri con sensazioni diverse. Man mano che avanzi nel gioco, potrai scoprire i corridoi di metallo di una stazione spaziale in cui la nozione di gravità è puramente e semplicemente scomparsa; e infine, puoi avvicinarti alle stelle nella sequenza finale, che ricorda Star Wars. La varietà sarà dunque d'ordine in Killzone 3, tanto più che sarà possibile prendere il controllo di diversi dispositivi motorizzati come un esoscheletro (molto piacevole da maneggiare), un rompighiaccio, un jet-pack quindi ma anche un'astronave, senza dimenticando le sequenze di tiro ai piccioni a bordo delle piattaforme volanti. Questa è anche la grande forza dell'FPS di Guerrilla, la varietà delle sue azioni. A questa molteplicità di situazioni si aggiunge un gameplay che ha continuato a migliorare nel corso degli episodi. Se abbiamo potuto apprezzare il nascondino ereditato dallo Sparatutto in terza persona, quest'ultimo è molto meglio gestito in questo terzo episodio. Combina questa azione con una piccola diapositiva eseguita in anticipo e il tuo personaggio può zigzagare tra proiettili nemici e colpi di mortaio. Meglio ancora, nel combattimento ravvicinato, è anche possibile attivare una piccola animazione che funge da esecuzione silenziosa. Il risultato a volte è sorprendente, ma rimane sempre esaltante. In termini di grafica e produzione in generale, siamo vicini alla perfezione con una messa in scena che è ancora cinematografica, accumulando le sequenze dell'antologia. Per chi giura sulla bellezza di un gioco, tranquilli, Killzone 3 è uno degli FPS più belli del momento, anche i più bei giochi di oggi. Non sarà infatti raro soffermarsi a contemplare gli ambienti o quei piccoli dettagli che spesso fanno la differenza.
Sarà quindi richiesta varietà in Killzone 3, tanto più che sarà possibile prendere il controllo di diversi veicoli a motore […]. A questa molteplicità di situazioni si aggiunge un gameplay che ha continuato a migliorare nel corso degli episodi.
Se non ci vorranno più di 6/7 ore per superare la campagna single player, sappi che puoi rifarlo con il tuo coinquilino o un amico di passaggio per casa. Il gioco infatti gestisce la coop' ma solo in split screen, cosa che rischia di deludere alcuni giocatori, euforici all'idea di fragguer Helghast in tandem. Per divertirvi con gli altri dovrete passare alla modalità multiplayer, anch'essa ben calibrata e che potrebbe anche essere un'ottima alternativa a quella di Call of Duty: Black Ops. Se troviamo le modalità classiche, sono soprattutto le modalità Guerrilla Warfare e Operation ad attirare l'attenzione. Questi ti consentono di adottare tecniche diverse dalle altre modalità di gioco, sia da solo che in squadra. Aggiungete a ciò la possibilità di utilizzare il jet-pack e prendere il controllo degli esoscheletri, e sono lunghe serate connesse online che vi aspettano. L'unico aspetto negativo è che il level design di alcune mappe a volte manca di ingegno, che tende a privilegiare determinate mappe a scapito di altre, limitando così la scelta dei campi di gioco.Sapete che Killzone 3 è compatibile con PlayStation Move. Una bella aggiunta sulla carta ma che alla fine risulta essere piuttosto aneddotica. Essendo le azioni a dir poco importanti e il gioco che favorisce riflessi a volte accresciuti, è difficile trovare la felicità con il sex toy di Sony che è sicuramente preciso nei movimenti, ma soprattutto manca di reattività nei momenti caldi. Niente batte il buon vecchio DualShock 3. Un altro punto fastidioso: il missaggio audio. Non sappiamo se sia solo la versione francese, ma la distribuzione dei suoni in 5.1 è semplicemente mal gestita, per non dire catastrofica. Ci troviamo poi spesso con esplosioni minimaliste mentre il dialogo attacca i nostri timpani. Ma di fronte a tante qualità e all'evoluzione positiva della serie, questo difetto diventa quasi minore e non possiamo che consigliarvi di saltarci sopra quando uscirà. Sarà senza rimpianti, te lo promettiamo!
Oltre al test di Killzone 3, non dimenticare di guardare il nostro video test!