Spia contro Spiare raffigura due spie che si odiano e che cercano di farsi del male a vicenda con tutti i mezzi a loro disposizione. Uno è vestito tutto di bianco mentre il suo detrattore preferisce il nero. Un po' come ying e yang, questi due lati sono entrambi contraddittori ma ugualmente complementari. Ma che peccato che il titolo rispetti solo la seconda metà di questa regola: Spia contro Spiare è una merda che solo i più masochisti possono apprezzare.
La spia che mi ha attratto
Il primo gioco a schermo diviso, il gioco originale aveva in un certo senso rivoluzionato le parti multiplayer dei videogiochi. Quanto a questa nuova annata, andrà semplicemente direttamente nella nostra pattumiera. Chiaramente cambiando direzione, Spia contro Spiare favorisce maggiormente l'azione e la piattaforma a scapito della riflessione. Se si tratta sempre di intrappolare il vostro avversario spargendo bombe e altri oggetti pazzi ovunque, i vostri neuroni non saranno assolutamente messi a dura prova per tutta la progressione dell'avventura, dal momento che tutte le operazioni da effettuare sono indicate in anticipo. È qui che tocchiamo il primo grande difetto del titolo. Che si parli delle diverse ambientazioni di gioco o delle più che limitate possibilità di interazione con l'arredamento, Spia contro Spiare anzi confina il giocatore in una grande linearità. A volte si concede un piccolo scostamento dai suoi principi lasciandoci "leggermente" più liberi, ma si preoccupa comunque di lasciarci all'oscuro di obiettivi da raggiungere tutt'altro che chiari o addirittura del tutto incomprensibili. La difficoltà è davvero mal proporzionata, tanto che si passa da un estremo all'altro, cioè da un passaggio di una disinvoltura penosa a una situazione un po' più delicata. Per quanto riguarda i combattimenti, mancano chiaramente di dinamismo. Forse colpa di un'intelligenza artificiale superata, della morbidezza generale delle diverse azioni, di una telecamera un po' capricciosa o addirittura dell'andatura del tuo personaggio. Chissà…
Prendimi se puoi
Puoi scegliere fin dall'inizio se preferisci incarnare la spia che si lava più bianca che bianca o il suo collega che si inclina maggiormente verso il lato oscuro. Ad ogni modo, l'avventura rimane identica sotto tutti gli aspetti. Ci sarebbe piaciuto avere almeno qualche variante, ma evitiamo di chiedere troppo agli sviluppatori. Se l'obiettivo è ovviamente celebrare il suo nemico giurato, sarà soprattutto necessario sventare i piani di un misterioso generale che si è messo in testa di conquistare il mondo. Solo quello ! Dovrai quindi passare attraverso otto piccoli livelli che rivisitano tutti un tema particolare come case stregate, un luna park, una piattaforma petrolifera o persino l'Area 51. Sebbene un boss sancisca il tuo successo alla fine di ciascuno di questi ultimi, tutti hanno la particolarità di chiudere velocemente. E se riuscite a trovare qua e là dei minigiochi di memoria o reflex, questi purtroppo non fanno che rafforzare la generale mancanza di appeal del titolo. Modern, un'altra modalità di gioco, richiede di cercare un oggetto e riportarlo alla base in competizione con più spie. La modalità Classica è una leggera variante poiché si basa sullo stesso principio tranne per il fatto che hai un solo avversario e il tempo è limitato. I più audaci o sconsiderati continueranno l'esperienza con due giocatori contemporaneamente o bene in linea. E se lì troverai diverse modalità di gioco aggiuntive, il loro interesse, altrettanto inutile come il resto, avrà probabilmente la meglio su di te, soprattutto perché il numero di giocatori collegati online è vicino allo zero assoluto. Infine, ammettiamo che se la realizzazione del titolo sembra rispettare lo spirito del fumetto a profusione di onomatopee, entra in diretta concorrenza con i giochi di fascia bassa del PSone.
Gameplay traballante e lineare, durata della vita debole e terribilmente brutta, Spia contro Spiare si distingue soprattutto per il certo disinteresse che suscita dall'inizio alla fine. Un bellissimo stufato!