Anche se la pazienza è la madre di tutte le virtù, non trasciniamo più la suspense. Sì e con convinzione, Alice nel Paese delle Meraviglie per DS è un ottimo gioco di avventura. Dotato di un vero senso grafico, di un universo accattivante, di una maneggevolezza e di un gameplay davvero pensati per la console portatile di Nintendo, il titolo sviluppato da Etrange Libellules si rivela un titolo che quasi ci riconcilierebbe con adattamenti di licenza solitamente falliti. Il motivo di questo successo: la totale libertà ottenuta dallo studio francese di sviluppare con cura il proprio progetto. Qui, non stiamo cercando di attenerci al film imponendoci le delusioni formali di Tim Burton. La versione DS di Alice nel Paese delle Meraviglie non ha affatto l'odore di un derivato, da mettere in un negozio di giocattoli tra un peluche del Cappellaio Matto e il costume della Regina Rossa. Solo lo sfondo è più o meno rispettato, poiché sarà necessario attraversare il Paese delle Meraviglie per affrontare il malvagio Jaberwookie. Per il resto, i designer sono partiti da zero, creando quasi da zero un universo, personaggi ma anche una storia.
Alice, sta scivolando
Prima sorpresa: nel gioco non giochi come Alice. Infatti, se la damigella dai capelli dorati è presente per tutta l'avventura, non sarà mai direttamente giocabile. Al contrario, dovrai semplicemente assisterlo nei suoi movimenti, farlo attraversare tutti i livelli del gioco, aiutandolo ad attraversare precipizi o a scalare muri per ritrovare i diversi pezzi di armatura perduta. Armatura che gli permetterà di sconfiggere il terrificante Jabberwokkie, una specie di enorme bastardino che la Regina Rossa usa per terrorizzare gli abitanti della sua città incantata. Quindi ecco a voi la scelta di incarnare il Bianconiglio, il Cappellaio Matto, il Gatto del Cheshire o il Bruco Blu per portare la giovane donna a destinazione. Il principio del gioco è abbastanza semplice: a seconda dei diversi ostacoli incontrati, dovrai scegliere con cura il tuo personaggio per sfruttare le sue abilità speciali. Il Bianconiglio potrà fare grandi salti o giocare in tempo per distruggere o ricostruire gli elementi dell'arredo. The Hatter sarà in grado di ruotare l'universo per accedere a passaggi segreti. Di fronte a un muro, il gatto del Cheshire ti sarà di grande aiuto, allo stesso modo in cui può rendere visibili o invisibili determinati ostacoli. Infine, il Caterpillar sarà in grado di invertire la gravità, permettendoti di camminare sul soffitto. Gli enigmi saranno quindi collegati in maniera piuttosto varia, costringendo a volte anche a unire le abilità di ciascuno di questi personaggi per poter progredire. In questo senso, Alice nel Paese delle Meraviglie è un buon gioco platform/puzzle che, lungi dall'essere del tutto banale, farà regolarmente lavorare il tuo cervello. Certo, gli enigmi non sono mai insormontabili, ma il tutto mostra una consistenza sufficiente per rimanere accattivante dall'inizio alla fine senza mai ripetersi. Inoltre, come se dover scortare una ragazza bionda attraverso livelli infestati da ombre minacciose non fosse abbastanza, dovrai vagare in ogni angolo della tua mappa per portare alla luce i pezzi di un puzzle. Queste monete ti permetteranno di accedere a nuovi posti nel Paese delle Meraviglie e quindi di progredire nella tua avventura. A volte sarà necessario un trucco e puoi posizionare un pezzo in un posto che non è necessariamente adatto, solo per sbloccare temporaneamente l'accesso a una parte del livello. È bello sentirsi a volte più intelligenti del gioco, anche se sai benissimo che non lo sei! Infine, insieme a questo aspetto "avventuroso", a volte dovrai confrontarti con alcuni nemici più duri della media, in battaglie d'azione che daranno un tocco di dinamismo all'insieme. Non è molto complicato superarlo, ma l'idea c'è. Combinando azione, avventura, combattimento ed enigmi, Alice nel Paese delle Meraviglie è un gioco avvincente e mai noioso. Ma il meglio deve ancora venire!
campane e fischi
Come dicevamo nell'introduzione, Etranges Libellules ha avuto carta bianca per sviluppare questo titolo e il risultato è un approccio grafico molto diverso da quello di Burton. Qualcosa che non deve proprio dispiacerci! Che sia nei personaggi o nel level design, tutto qui è trattato con una salsa che si potrebbe definire "kawaii", con un rendering 2D super deformato, vicino a quello di un cartone animato di Genndy Tartakovsky. Le animazioni risultano essere carine ed esilaranti (soprattutto la piccola Alice che trasmette tante piccole emozioni solo attraverso i suoi occhi) proprio come le espressioni facciali degli eroi, che quindi ci piace incarnare. E visto che si parla di divertimento, va notato che il gioco ha altri due punti di forza. In primis il suono, che è stato disegnato alla stregua della grafica e che è accompagnato da una musica orchestrale particolarmente piacevole da ascoltare. La maneggevolezza "tutto con lo stilo" ci ha poi convinto anche con una presa semplice e istintiva. Indichi una direzione con la penna per dirigere il tuo personaggio, tocchi lo schermo per calciare, fai una diagonale per schivare e infine per interagire con Alive, fai clic su di esso. È certamente infantilmente semplice, ma diabolicamente istintivo e mai fastidioso. Di conseguenza, il piacere di giocare è totale e si sarebbe tentati di pensare che i ragazzini di Etranges Libellules abbiano reso un tributo migliore a Lewis Caroll con questo gioco rispetto a Tim Burton con il suo film.