Sonic Lost World test: un passo indietro?

Sonic Lost World test: un passo indietro?Ah, vedere Sonic essere pubblicizzato come un'esclusiva della macchina Nintendo. Possiamo credere che ci abitueremo, da quando abbiamo conosciuto la generazione a 16 bit, fa sempre una piccola fitta al cuore... Beh, se permette alla mascotte di SEGA di continuare, perché no. Dopo Sonic Colors nel 2010 e Sonic Generations nel 2011, pensavamo che fosse in ripresa. Buoni, anche ottimi giochi platform che fanno ben sperare per Sonic: Lost World, che ha beneficiato di due anni di lavoro del Team SEGA. E il primo contatto con il titolo è francamente gratificante. Passeremo la storia, che non è mai stata al centro della serie e che funge ancora da pretesto: Sonic dovrà salvare Hexamonde dalle grinfie dei Dreadful Six, creature inizialmente alleate con Eggman, prima ancora non perde il controllo. Va notato, però, che le cut-scene sono ben fatte, divertenti (anche se faranno sorridere solo i bambini) e sono disponibili in giapponese. mAndiamo al dunque: Sonic Lost World è un platform game che unisce fasi di gioco 3D a 360° à la Mario Galaxy, la cui influenza è più che ovvia, con fasi più classiche in side view. Da una parte o dall'altra, non possiamo che apprezzare la cura che è stata posta nella produzione ma anche nella direzione artistica che fa di Lost World un titolo allo stesso tempo molto carino, molto fluido e fedele alle sue origini della Serie. Gli omaggi e le strizzatine d'occhio sono numerosi, siamo sorpresi nel vedere riaffiorare vecchie conoscenze tra gli avversari del riccio e buona parte dei livelli del gioco vi sembreranno familiari... Se a questo aggiungiamo un francamente ottimo ma un po' ridondante (vorremmo mi è piaciuto avere canzoni più lunghe per evitare loop ripetitivi), possiamo dire che il packaging di Sonic Lost World è davvero riuscito.

Galassia sonica


Sonic Lost World test: un passo indietro?Lato gameplay, è già meno festa... Senza essere davvero un disastro, cosa ingiocabile che ti farà sbattere il controller contro i muri, Sonic: Lost World soffre di difetti abbastanza inquietanti, soprattutto nei passaggi 3D, e che ti impediscono di raggiungere il livello di Generazioni per esempio. Per prima cosa, Sonic: Lost World ha movimenti decisamente fastidiosamente imprecisi. Sia nei salti e nei doppi salti (che una gestione approssimativa della profondità non permette di apprendere al meglio), sia semplicemente nei movimenti (che un'inerzia molto particolare appesantisce notevolmente), è necessario in tutti i casi imparare a compensare. Se ci sono spesso diversi percorsi da seguire in un livello, la telecamera a volte mal orientata ti impedirà di tornare indietro, altrimenti mangerai ostacoli che non hai visto. Peccato perché a volte troviamo davvero il nervosismo e il lato divertente della velocità che hanno reso famoso Sonic, ma il ritmo dei percorsi avrebbe dovuto essere meno a scatti per sfruttarlo appieno. Ecco perché i livelli migliori sono quelli in cui Sonic non ha altra scelta che correre. Un altro grosso problema è la mancanza di indizi o spiegazioni su cosa fare. Oltre a un tutorial che disperde un po', Sonic: Lost World non riesce ad insegnare al giocatore come funziona, i suoi meccanismi, cosa però fondamentale per non lasciarlo in un vicolo cieco. Quindi, logicamente diciamo che i nemici senza aculei o altre difese che servirebbero da contraltare dovrebbero essere eliminati senza troppe difficoltà da un attacco a ricerca. Ma non è così, e alcuni avversari ti faranno morire senza che tu ne capisca davvero il motivo... permette di mandare via la palla dei nemici, non fa molto...





 

Una volta che avrai liquidato le tue vite, dovrai ricominciare il livello dall'inizio. E possibilmente perderli di nuovo su un banale attraversamento di ostacoli.

 

Sonic Lost World test: un passo indietro?Se Sonic: Lost World non impone alla base una difficoltà straordinaria (anzi, il gioco è piuttosto facile), sono proprio questi fastidiosi difetti di gameplay a peggiorare le cose. Sicuramente i checkpoint sono più numerosi di prima, ma una volta che avrete liquidato le vostre vite, dovrete ricominciare il livello dall'inizio. E possibilmente perdere di nuovo le vostre preziose vite (collezionare anelli non ve ne dà più più) su un banale attraversamento ad ostacoli ma reso spinoso dalla manovrabilità sopra criticata. Curiosità: come se fossero consapevoli del problema, gli sviluppatori offrono al giocatore un bonus che gli consente di accedere direttamente al checkpoint successivo (e quindi evitare il mal di testa) dopo diversi fallimenti... Risultato, il gioco più o meno involontariamente guadagna in vita (a differenza dei tuoi nervi) e ti ci vorranno parecchie ore di gioco per ottenere le cinque stelle rosse di ogni livello, liberare quanti più piccoli animali possibile e fare il miglior tempo in modalità "contro il tempo". La modalità a due giocatori offre a un amico il controllo di un piccolo veicolo che può darti una mano nell'eliminare i nemici dal tuo percorso, bello quando hai un giocatore meno esperto al tuo fianco (il gameplay asimmetrico è di moda). Infine, sul lato delle funzionalità inutili, segnaliamo il bonus Colori, del tutto incontrollabile, così come la possibilità di ricevere oggetti dal Miiverse.


 



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