L'avventura inizia con un gradito riassunto degli episodi precedenti. Questo è un dettaglio importante per un sequel e che purtroppo viene trascurato da troppi giochi. Tuttavia, questo consente ai nuovi arrivati di saltare sul carro dei vincitori e ai clienti abituali di appendere i carri più facilmente. Ritroviamo quindi l'Agente 47 in compagnia di Lucas Grey, suo amico d'infanzia. I due killer professionisti si rimettono sulle tracce dei partner di Providence, l'organizzazione segreta esperta nelle cospirazioni globali. Lo scenario ha in serbo per noi alcune sorprese e colpi di scena, e conclude efficacemente la trilogia chiudendo tutti gli archi narrativi precedentemente aperti. Da notare che il gioco ha il buon gusto di riproporci vere e proprie scene cinematografiche animate, come l'HITMAN del 2016, e non semplici inquadrature fisse à la HITMAN 2.
Il cuore del gameplay non è cambiato, quindi non esiteremo a spiegartelo di nuovo. Tieni presente che troviamo tutto ciò che ha reso il successo delle prime due parti, ovvero livelli molto grandi, molteplici modi per raggiungere i nostri obiettivi, molteplici percorsi, un level design con piccole cipolle, un'infiltrazione di componenti che funziona come un fulmine e la possibilità di ottenere "intrighi" spiando le conversazioni di alcuni NPC. Questi intrighi guidano quindi il giocatore e lo incoraggiano a seguire questo o quel percorso per raggiungere il suo obiettivo. Questo processo è molto efficace, forse anche un po' troppo a volte. Alcuni intrighi, infatti, ci permettono di eliminare un bersaglio, o anche più, in pochi minuti. Fortunatamente, proprio come i suoi predecessori, questo episodio è un gioiello in termini di rigiocabilità. Non mancheremo di ripercorrere ogni missione molte volte per scoprirne tutti i segreti e completare quante più sfide possibili. Per non parlare degli innumerevoli contratti disponibili online e creati dai giocatori.
LA FELICE CORSA DELL'AGENTE
La campagna si compone di sei livelli che ci mostrano ancora una volta molti paesi. L'Agente 47 inizia il suo viaggio a Dubai, paracadutato sull'edificio più alto del mondo. Si reca quindi nella regione di Dartmoor in Inghilterra, per infiltrarsi in una splendida villa vittoriana. Cambio di atmosfera per la terza missione, che si svolge a Berlino in un club techno immerso nel bel mezzo di una zona industriale. È quindi il momento di partire per la Cina e visitare alcuni edifici ben nascosti nella città di Chongqing. Il quinto livello ci offre uno splendido ritorno al sole, poiché si svolge in una villa chic situata a Mendoza, in Argentina. Infine, l'ultima sezione del gioco ci porta ai Carpazi, sotto una gelida tempesta di neve. Tutti questi ambienti beneficiano di un motore grafico che è ancora in evoluzione, a piccoli passi. In particolare, rispetto alla parte precedente, sono stati migliorati gli effetti atmosferici e luminosi. Le gocce di pioggia scendono dalla giacca di pelle dell'Agente 47 mentre cammina per le strade colorate di Chongqing, i riflessi sono infiniti nell'edificio di Dubai, l'atmosfera nebbiosa di Dartmoor esalta l'immersione e il sole al tramonto sublima le montagne argentine. Inoltre, il motore è ora in grado di gestire 300 personaggi non giocanti contemporaneamente, il che è particolarmente evidente nella missione di Berlino. L'avventura ci offre anche due piccole nuove meccaniche di gioco. In alcuni livelli è ora possibile dispiegare scale bloccate da un lucchetto posto in altezza, in modo da creare scorciatoie definitive e "meta", per i nostri prossimi giochi. L'inventario dell'Agente 47 include una telecamera avanzata, che gli consente di scansionare e aprire determinate finestre, porte e altri condotti di ventilazione, o di rendere opache le pareti di vetro high-tech, solo per avere un po' più di privacy per agire.
L'AGENTE ALL-RISCHIO
Queste piccole novità non sono rivoluzionarie, ma impediscono comunque al gioco di essere troppo simile ai suoi predecessori. C'è da dire che la formula applicata dal 2016 è davvero ottima, e che gli sviluppatori dovranno faticare ad allontanarsene. Fortunatamente, lo studio non è uno che si riposa sugli allori. Oltre alle due meccaniche sopra menzionate, la campagna ha in serbo per noi anche alcune sorprese più specifiche. Pertanto, tre delle sei missioni deviano leggermente dal solito schema. Nella villa di Dartmoor, ad esempio, è possibile fingere di essere un investigatore privato che indaga su una morte. Bisogna poi interrogare i vari occupanti della casa per verificare i loro alibi. Nel livello di Berlino, l'Agente 47 non conosce i suoi obiettivi in anticipo e deve trovare cinque (almeno) tra dieci potenziali vittime. Infine, l'ultima missione adotta una struttura volutamente lineare, ma non diremo altro per non rovinarvi la sorpresa. Queste diverse varianti permettono al gioco di trovare un buon equilibrio tra il rispetto della formula vincente e la voglia di rompere la routine.
Davvero eccitante, il gioco non è perfetto per tutto questo. Possiamo sempre biasimarlo per la rigidità di certe animazioni, o per un'IA a volte troppo permissiva. Niente di imbarazzante, ovvio o di nuovo problematico, state tranquilli! Non resta che citare l'esclusività dell'Epic Games Store su PC che, se non è di per sé un problema purché non entriamo nei litigi delle cappelle, complica l'integrazione dei contenuti precedenti in questa nuova componente perché HITMAN 2 è non disponibile sulla piattaforma. Questo è ancora possibile, ma non in modo semplice e gratuito. Detto questo, non lasciare che rovini la festa! HITMAN 3 conserva l'eccellenza delle due puntate precedenti, che a volte supera anche, e ci offre una deliziosa conclusione alla trilogia.