In Life is Strange: Before The Storm, esci da Maxine Caulfield poiché questa volta il giocatore incarna Chloé Price, la migliore amica dell'ex eroina. Ricorda, nella prima opera, Max è tornato ad Arcadia Bay e ha trovato la sua ragazza. L'episodio Before The Storm ci racconterà quindi gli eventi avvenuti durante la sua assenza. Fin dall'inizio, prendiamo in mano una Chloé Price completamente persa tra la tragica scomparsa del padre e la partenza senza notizie del suo migliore amico Max Caulfield. A casa le cose vanno ancora peggio con un conflitto tra l'eroina e la madre che sta cercando di ricostruirsi la vita con David Madsen, incontrato anche lui nella puntata precedente. Le cose non stanno andando bene nemmeno a livello accademico, con la Blackwell Academy che non è davvero il ritrovo preferito della nostra eroina. Insomma, avrete capito, il personaggio incarnato dal giocatore è radicalmente diverso dal primo opus del gioco, e anche il modo di giocare sarà completamente trasformato.
TI HO ROTTO!
Senza rovinarvi troppo lo scenario, sappiate che questo episodio sarà principalmente incentrato sulla nascita dell'amicizia tra Chloe e Rachel Amber, la ragazza scomparsa dal primo episodio. Purtroppo, con l'assenza di Max Caulfield, perdiamo anche uno degli aspetti più interessanti del gameplay, ovvero la possibilità di tornare indietro nel tempo per modificare alcuni eventi chiave. Da brava adolescente in piena crisi di ribellione, Chloé ha ancora alcune capacità, compresa quella di saper mostrare caparbietà e insolenza. Durante i dialoghi sono sempre disponibili diverse scelte, tra cui una particolarmente insolente che lancerà una gara verbale. Questo sistema si basa sulla scelta rapida delle risposte per "spezzare" il nostro interlocutore con maggiore efficienza rispetto a Brice de Nice. Attenzione, per vincere, sarà necessario concatenare 4 risposte corrette, mentre a seconda degli avversari, il punteggio verrà modificato. Ad esempio, se il buttafuori a un concerto ha bisogno di farci chiudere tre volte di seguito per vincere la partita, il preside Wells della Blackwell Academy dovrà soffiarci il naso solo una volta per vincere. In sostanza, per segnare punti in questa gara verbale, non resta che scegliere la risposta più attinente alla precedente invettiva della nota dell'interlocutore. Se il sistema non è privo di interesse in sé, rimane un po' traballante nella sua attuazione.
Da brava adolescente in piena crisi di ribellione, Chloé ha ancora alcune capacità, compresa quella di saper mostrare caparbietà e insolenza.
Se la prospettiva di vincere contro i duri del playground facendosi chiacchere è abbastanza plausibile, è molto più difficile credere in altri casi. Provate ad esempio ad agonizzare con insulti il preside del vostro petto, o il vostro superiore gerarchico, per vincere la vostra causa su una divergenza e vedrete i risultati. Allo stesso modo, è difficile immaginare un buttafuori da concerto che ti lascia passare dopo essere stato colpito dal tuo talento retorico. Questo sistema di giostre verbali, essendo uno dei grandi aspetti del gameplay, è usato in modo un po' sbagliato, il che danneggerà chiaramente l'immersione in alcuni casi in cui la situazione diventa davvero poco credibile. In questo uso alquanto traballante, troviamo molti aspetti che hanno decretato il successo del primo opus della serie. La direzione artistica è comunque accattivante, anche se la tecnica resta limitata dall'utilizzo del motore Unity. La narrazione è sempre di alta qualità, e la scelta del giocatore sarà sempre predominante nello svolgersi della storia. Molte diramazioni sono possibili nello scenario, e sarà sempre necessario fare tante scelte, più o meno importanti, ma senza sapere davvero quali saranno le ripercussioni delle nostre azioni. Dato che tornare indietro nel tempo non è più possibile, ci ritroviamo addirittura ad esitare molto di più rispetto all'avventura originale prima di decidere, il che ci dà la sensazione che il giocatore abbia un impatto ancora maggiore sul percorso dell'avventura.